Il 25 maggio
1928 il dirigibile
Italia, al comando del generale Nobile, dopo aver sorvolato il Polo
Nord precipitò sul pack. I pochi superstiti furono ritrovati
quasi 50 giorni dopo.
Il generale – che non seppe fornire nessuna chiara
spiegazione dell’incidente – fu tacciato di
incompetenza dal governop fascista e cadde in disgrazia.
Quello
che Nobile non
sapeva, è che il dirigibile non
precipitò per un incidente. Protagonista di questa avventura
è Matteo Campini (già protagonista di I biplani
di D’Annunzio e La perla alla fine del mondo), impegnato a
contrastare il progetto di uno scienziato nazista. La posta in gioco
è un’arma micidiale.
La
bomba atomica? No, qualcosa di
molto più semplice, altrettanto devastante e terribilmente
attuale…
Pochi anni prima, durante assolate e polverose giornate estive, il
nostro eroe, nei panni inediti di spia per il ministero
dell’Aeronautica, è chiamato a risolvere il caso
di troppi incidenti mortali che hanno colpito la Scuola di volo di
Desenzano del Garda. I piloti si preparano a conquistare la celebre
Coppa Schneider portando gli idrovolanti più veloci che
siano mai stati progettati a oltre 600 km orari ed eseguendo, a pochi
metri dall’acqua, la più ardita e pericolosa
manovra che un pilota possa concepire: la terribile virata desenzano.
Ancora una volta Campini sarà chiamato, con il suo
proverbiale pudore antieroico, a mettere alla prova le sue
capacità di pilota, e ancora una volta verrà a
capo del mistero
con l’aiuto di Gabriele D'Annunzio...
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